Il rapporto “Il Digitale in Italia”, di Anitec-Assinform, evidenzia come il digitale rappresenti un motore di crescita economica e occupazionale. Nel 2024 il mercato ha raggiunto un valore di 81,6 miliardi di euro, con una proiezione verso i 93 miliardi entro il 2028, segnando un'espansione superiore al resto dell'economia nazionale.
Il settore ICT si conferma dinamico e innovativo, ma incontra ostacoli strutturali: costi energetici elevati, frammentazione del mercato, carenza di competenze specialistiche e incertezze geopolitiche.
L'Italia migliora negli indicatori digitali europei, grazie alle politiche adottate. Tuttavia, è necessario un impegno continuo per evitare che imprese, territori e cittadini restino indietro.
Il 2025 segna una nuova fase digitale con l'affermazione dell'Intelligenza Artificiale, che impatta produzione, organizzazione, servizi e comportamenti. Emergono agenti intelligenti e nuove professioni come i prompt engineer e gli esperti di etica algoritmica.
Il mercato dell'IA è il più in crescita, superando i 900 milioni di euro, ma solo l'8,2% delle imprese italiane con almeno 10 dipendenti la utilizza. Il potenziale è ancora largamente inespresso.
L'Italia affronta una crisi demografica crescente, che richiederà soluzioni tecnologiche avanzate per compensare la riduzione della forza lavoro.
Il digitale non è solo efficienza: è uno strumento strategico per affrontare transizioni ecologiche, sociali e istituzionali. L'IA e il supercalcolo possono migliorare sanità, educazione, sostenibilità e risposta ai disastri naturali.
Fonte: www.anitec-assinform.it